Coronavirus Covid-19.VITA DEGLI ANIMALI - MAMMIFERI - INSETTIVORITOPORAGNO COMUNE (Sorex vulgaris)E' il Toporagno propriamente detto, e non giunge alla mole del topo domestico, poiché il suo corpo è soltanto di 7 o 8 centimetri, la coda è lunga 26 millimetri all'incirca, l'altezza al garrese è di 22 millimetri. Il colore del pelame varia dal nero più lucido ad un bel bruno-rossiccio; i fianchi sono sempre più chiari del dorso; la parte inferiore è di un bianco-bigio, con sfumature brunicce, le labbra sono biancastre, neri i lunghi mustacchi, brunicce le zampe, la coda bruno-scura superiormente e giallo-bruniccia di sotto. Il Toporagno Comune si trova in Francia, in Inghilterra, nella Svezia, in Germania, in Italia, nell'Ungheria e probabilmente in alcune regioni della Russia, sulle alture come nel basso, sui monti come nei colli, nei campi, nei giardini presso i villaggi, persino nei villaggi, e per lo più presso l'acqua. Abita volentieri tane sotterranee e si giova per questo delle gallerie delle talpe o di bucherelli abbandonati dai topi, nel caso che non trovi fra i sassi fessure o spacchi naturali. Nel molle terreno si scava esso stesso gallerie con la proboscide e le delicate zampette, ma tali scavi sono sempre molto vicini alla superficie. Come la maggior parte delle altre specie della famiglia, il nostro Toporagno è un animale veramente notturno che lascia poco volentieri il suo soggiorno sotterraneo e non mai sotto il pieno sole. Incessantemente si vede il Toporagno occupato a fiutare qua e là con la sua proboscide volta in nuove direzioni per provvedersi di cibo. E quello che trova e può vincere è perduto; mangia persino i suoi figli o i morti della sua specie. Tenuti in casa i toporagni comuni non si saziano mai di mosche, di vermi della farina, di lombrici e simili. Per quanto siano piccoli, mangiano ogni giorno il loro sorcio, lasciandone soltanto le ossa e la pelle. Abilissima nella caccia ai topi, l'avida bestiola si aggrappa con i denti alla nuca della vittima e ne succhia il sangue, per poi divorarla appena è morta. Tale voracità è molto utile per noi, poiché il Toporagno stermina abbondantemente gli animali nocivi. I movimenti del Toporagno sono agilissimi e rapidissimi; in caso di bisogno esso sa nuotare e sa arrampicarsi sui tronchi obliqui. La sua voce consiste in un suono acuto, gorgheggiante, quasi fischiante, il quale è così lieve che spesso non si può udire. Vi sono pochi altri animali, così poco socievoli, così cattivi rispetto ai loro simili, come i toporagni. Passato il tempo dell'accoppiamento, i due sessi non hanno un istante di pace: durante l'anno un toporagno divora l'altro, e spesso si vedono due di essi impegnati in una lotta così furiosa che li si può prendere in mano. Formano un vero mucchio e si arrotolano al suolo azzannandosi a vicenda e dando segni di furore, che sarebbero degni soltanto di un indomabile molosso: è una vera fortuna che il Toporagno non abbia la forza del leone, altrimenti spopolerebbe la terra per morire di fame subito dopo.Il Toporagno femmina si appresta un nido di muschio, di erba, di foglie e di steli, di preferenza in un buco di muro o sotto le radici di un albero cavo; provvede di vari passaggi quella abitazione che imbottisce per bene e vi partorisce fra maggio e luglio da 5 a 10 piccoli, che nascono nudi e con occhi e orecchie chiusi; dapprima la madre li allatta con molta tenerezza, ma il suo amore non tarda a raffreddarsi, ed essa li obbliga presto a procacciarsi il vitto. Allora, come abbiamo osservato, si dileguano i riguardi fraterni; ogni Toporagno persino in gioventù non accetta altro cibo se non animali e non rifugge dal mangiare il cadavere dei fratelli. E' significativo il fatto che i toporagni siano a loro volta mangiati da pochissimi animali: i gatti li uccidono perché li credono sorci, ma una volta uccisi non li mangiano. Persino le martore sembrano disprezzarli. Alcuni uccelli di rapina, la cicogna, come pure la vipera, li ingoiano e con compiacenza; ad ogni modo la repulsione degli animali dotati di buon olfatto ha la sua origine nel ribrezzo che loro infondono le puzzolenti emanazioni del Toporagno. Tutti i veri toporagni hanno almeno un tantino di quel fetore muschiato che abbiamo imparato a conoscere nei sondeli. Tale fetore proviene da due ghiandole che si trovano sui fianchi, più vicine all'arto anteriore che non a quello posteriore, e si comunica istantaneamente a tutti gli oggetti che l'animale tocca. In complesso è un animale avido di rapina, che finge anche amabilità e mansuetudine, ma morde davvero e avvelena tutto ciò che tocca. Crudele creatura, cerca di nuocere ad ogni cosa, non ama nessuno e da nessuno può essere amata. Gli antichi, invece usavano il Toporagno quale medicamento. La polvere di un toporagno bruciato, pestata e mescolata con grasso d'oca, era ritenuta una forma infallibile per ogni sorta di infiammazione. I malati di tumore si facevano toccare le piaghe due o tre volte col corpo dell'animale, mentre altri avvolgevano il toporagno morto in stoffa di lino o di lana e in tal modo se lo facevano passare sulle ulcere maligne o su altre infiammazioni. RICCIO EUROPEO (Erinaceus europaeus) RICCIO ORECCHIUTO (Hemiechinus auritus) TANREK (Tenrec ecaudatus) BULA (Echinosorex gymnura) SOLENODONTE (Solenodon paradoxus) SONDELI O MONDJURU (Sorex murinus) TOPORAGNO COMUNE (Sorex vulgaris) MUSTIOLO (Suncus etruscus) MIOGALE DEI PIRENEI (Galemys pyrenaicus) DESMAN (Desmana moschata) |
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